lunedì 9 marzo 2015

I CULTORI DELL'ASSURDO



La vicenda De Luca-PD si palesa in tutta la sua assurdità da qualsiasi prospettiva la si guardi.
La prima assurdità, chiaramente, è che il PD ha candidato una persona non eleggibile. A quanto pare la scelta è stata quasi obbligata perché probabilmente De Luca si sarebbe candidato in ogni caso con una sua lista condannando il PD alla sconfitta sicura. Forse Renzi sperava in una sconfitta dello scomodo candidato alle primarie, ma così non è stato. Per cui adesso lo stesso Renzi forse spera in una sconfitta di De Luca contro il candidato del centro-destra per uscire dal casino in cui si è cacciato. Ed ecco la seconda assurdità: se adesso tifi per la tua stessa sconfitta, tanto valeva non candidare De Luca sin dal principio, così almeno ti risparmiavi una figura di m...
La terza assurdità sta nella stessa legge Severino: una legge che ti permette di candidarti anche se non sei eleggibile un rivolo di assurdità ce l'ha. Non ci voleva un genio per scrivere che "le persone condannate non sono né eleggibili né candidabili!". Ma del resto le leggi in questo paese vengono scritte sempre a capocchia... un po' per far campare gli avvocati, un po' perché a legiferare in parlamento ci finiscono persone modello Razzi.
Alla fine della giostra... sempre più in alto sventola il vessillo col copyright ©BananaRepublic.

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