sabato 24 gennaio 2015

L'IDENTIKIT


Il nome del nuovo PdR probabilmente è già stato deciso da Renzi&Berlusconi.
In quanto magio non posso esimermi dal guardare nella palla di vetro nel tentativo di indovinare il nome. La mia previsione va ad aggiungersi alle infinite ipotesi circolate in questi giorni - tra queste la più credibile mi è sembrata: Magalli Presidente...

Se Renzi&Berlusconi hanno fatto uso di un po' di logica il nome è obbligato. Il pezzo del puzzle che va ad incastrarsi perfettamente nella cornice del Nazareno è solo uno: Bersani.
I motivi sono i seguenti:

1) Il nome di Bersani non rientrerebbe nell'immaginario collettivo come frutto del patto del Nazareno (che poi sia vero o meno poco importa) e questo ha tutta una serie di importanti conseguenze che possono essere facilmente intuite.

2) Proprio perché l'immagine di Bersani non può essere associata al patto tra R&B (se non altro perché Bersani si è  rifiutato di fare il governo con Berlusconi), sarebbero notevolmente smorzate le polemiche su un'eventuale norma che dovesse ridare l'agibilità politica al cavaliere decaduto.

3) Il nome di Bersani spegnerebbe sul nascere qualsiasi velleità della minoranza PD e di SEL... perché se è vero che la minoranza PD non ha i numeri per impedire l'elezione del candidato di R&B, è anche vero che se venisse proposto il nome di Prodi (l'unico che può mettere in difficoltà Renzi) e Renzi lo silurasse in diretta mondiale... l'immagine di Renzi ne uscirebbe definitivamente a pezzi.

4) Con Bersani presidente anche il M5S finirebbe in un angolo - non potendo associare il nome di Bersani al patto del Nazareno qualsiasi polemica risulterebbe sterile.

5) Berlusconi ha poco da temere visto che Berlusconi&Bersani (B&B) sono stati in parlamento insieme per più di 20 anni e non mi pare che Bersani si sia mai mostrato particolarmente ostile verso B.

6) Questo è l'ultimo punto, ma anche il più importante: mandando Bersani al Colle verrebbe a mancare il principale punto di riferimento per la minoranza PD. E la minoranza ne uscirebbe notevolmente indebolita (del resto non si può trascurare il fatto che Bersani è il segretario che ha selezionato gli attuali "piddini" in parlamento). In pratica si avrebbe lo scambio: Bersani al Colle e il partito completamente nelle mani di Renzi. Con queste condizioni l'abbraccio tra Renzi&Berlusconi potrebbe andare avanti senza particolari scossoni per anni. Qualsiasi altra scelta - Veltroni o Amato per esempio - non godrebbe di questo punto fondamentale e lascerebbe il partito nel caos - con sviluppi futuri difficili da decifrare.

Contro Bersani potrebbero agire le correnti che fanno capo a: D'Alema (sempre lui), Veltroni, Finocchiaro e Franceschini. Tutti personaggi che ambiscono legittimamente al Quirinale. Tuttavia l'unico nome capace di dare equilibrio all'attuale situazione politica e restituire forza a Renzi (sia nel partito che nell'opinione pubblica - oltre ad essere l'unico a poter garantire lunga vita al Nazareno - anche se può sembrare un paradosso) è proprio quello di Bersani.

In conclusione la palla di vetro dice: Bersani.
Per il responso definitivo basterà attendere una decina di giorni.

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