mercoledì 14 gennaio 2015

AVVISI DI GARANZIA


Il giorno dopo la fine dell'inutile semestre italiano terminato con un raccapricciante battibecco tra Renzi e Salvini (due perfetti rappresentanti del genio italico reduce da lobotomizzazione), Napolitano oggi ha messo fine all'agonia e all'anomalia del suo secondo mandato. Nel novennato di Re Giorgio il paese è letteralmente sprofondato in un abisso culturale, civile ed economico... e considerata la natura interventista dell'ex sovrano (finalmente ex), per forza di cose qualche colpa deve avercela pure lui.

Cosa accadrà adesso è difficile da dire. Renzi ha già messo le mani avanti ed ha intimato ai suoi parlamentari di non farsi condizionare dai tweet che arriveranno da fuori, dal "popolo" delle "primarie inquinate" o da quei cittadini che hanno preso questa "curiosa" abitudine di lanciargli le uova marce ad ogni sua apparizione pubblica. Evidentemente il mago della supercazzola è già consapevole che i nomi che proporrà, figli dell'incesto consumato a "largo del Nazareno" (o forse chissà... nella famosa cena di Arcore di qualche anno fa), genereranno molti mal di pancia sia all'interno del suo partito che al di fuori del palazzo.

Da diverse settimane tutti i "castaioli" stanno lanciando avvisi a destra e a manca ripetendo come un mantra che serve un presidente di garanzia.... e continuano... continuano... continuano... continuano a menarla con questi "avvisi di garanzia"... del resto solo poche ore fa lo stesso Napolitano ha paragonato il Quirinale ad una prigione... e la sensazione è che in fondo in fondo - ma nemmeno tanto - costoro stiano cercando (come al solito) solo una garanzia per sé stessi... più che per gli italiani.

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