sabato 1 novembre 2014

POTERE DI VITA E DI MORTE



Nel processo di appello per la morte di Stefano Cucchi sono stati tutti assolti. Al di là dell'indecenza della sentenza, bisogna prendere atto che in questo paese di fatto vige di nuovo la pena di morte. Raccapricciante è il commento del sindacato di polizia Sap che ha avuto il coraggio di affermare: "se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze".
In pratica in questo paese c'è la pena di morte e non si ha neanche diritto ad un regolare processo... la condanna viene eseguita direttamente da uomini dello Stato che decidono autonomamente se hai il diritto di continuare a vivere oppure no.
A questo punto servirebbe un intervento del Presidente della Repubblica. Visto che il Presidente è tanto solerte a dispensare moniti (spesso per niente graditi - vedi per esempio quello sull'articolo 18), potrebbe almeno farci sapere se in Italia il boia è tornato "ufficialmente" in attività.

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