sabato 24 maggio 2014

ALLE EUROPEE COL SANTINO DI BERLINGUER IN TASCA



Il M5S e il PD, in questi ultimi giorni di (deprimente) campagna elettorale, stanno sventolando la figura di Berlinguer a mò di santino, quasi come se sentissero la morbosa necessità di accaparrarsi una benedizione ultraterrena prima del voto. L'unica cosa che (forse) accomuna Berlinguer al M5S è la questione morale, anche se per dare un giudizio definitivo bisognerà attendere il M5S alla prova dei fatti (se e quando il M5S avrà ruoli di governo). Il PD invece non può sventolare nemmeno il vessillo della questione morale. Renzi sta provando a riscrivere la Costituzione col pregiudicato Berlusconi, lo stesso Berlusconi che una ventina di anni fa ha fondato il partito insieme ad un mafioso. Per citare Berlinguer, nel caso di Renzi, ci vuole veramente una faccia di bronzo. Lo stesso vale per tutto il PD che da 20 anni inciucia più o meno di nascosto col pregiudicato e che è rimasto più volte invischiato in scandali di ogni tipo. La corsa al santino non fa altro che confermare la sensazione che gli attori in campo sono talmente insignificanti ed evanescenti da essere costretti ad appellarsi ai morti per provare a darsi uno spessore.

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