lunedì 14 aprile 2014

CRONACAZZOLA DELLA 15° SETTIMANA



In questi giorni il governo Renzi sta disperatamente cercando le risorse per mantenere fede alla promessa degli 80 euro in più in busta paga (la promessa su cui Renzi si sta giocando la faccia e pure qualcos'altro). Dopo l'annunciato taglio di 80000 statali, l'ultima novità per reperire i fondi è l'aumento della tassazione dal 12 al 26% per la banche coinvolte nella vicenda Bankitalia (poco male, anche se non ho ancora capito se l'Europa abbia dato o meno il via libera a questa operazione borderline). Renzi continua a ripetere che le coperture ci sono da settimane, però ogni giorno se ne esce con qualche altro intervento che dovrebbe servire a tappare l'ipotetica futura falla nel bilancio statale. Renzi ripete anche che chi ha preso troppo in questi anni adesso deve restituire qualcosa... però come al solito evita di dire cosa dovrebbero fare quelli che in questi anni hanno "rubato" tanto. Ma questa settimana Renzi ha avuto anche altre rogne a cui badare. Un gruppo di senatori appartenenti alla minoranza PD (Chiti, Mineo etc.) ha presentato una riforma del Senato alternativa alla proposta del governo. I grillini hanno manifestato un certo interesse per la proposta Chiti dicendosi possibilisti su una possibile convergenza (convergenza tutta da verificare, visto che l'apertura del M5S potrebbe essere solo tattica per far naufragare tutto e affossare Renzi - e se così fosse, viste le riforme messe in campo da Renzi, non sarebbe neanche una cattiva idea). Ma Renzi fa finta di niente e ordina alla minoranza di adeguarsi al volere della maggioranza. Tradotto, vi ho fregato il partito e adesso per quanto mi riguarda potete anche andare a farvi... Renzi accusa anche la minoranza di essere conservatrice e di non volere le riforme, e chiude con una frase ad effetto:"la sinistra che non fa nulla diventa destra". Ora, a parte che associare il PD alla sinistra già mi pare una cosa un po' forte, ma Renzi dovrebbe spiegare cosa diventa una sinistra che rinnega i suoi ideali per abbracciare quelli della destra... Per finire in settimana c'è stata anche la questione della candidatura delle donne capolista, vicenda che ha scatenato interminabili discussioni tra chi ritiene l'iniziativa di Renzi solo una demagogica trovata elettorale e chi pensa che sia un vero segnale di cambiamento. L'unica certezza è che, nella visione padronale che ha Renzi del partito, poco importa che i seguaci siano uomini o donne, perché tanto alla fine conta solo quello che decide lui insieme ai suoi amici massoni e agli amici degli amici dei mafiosi. E proprio ai mafiosi, Renzi e il PD hanno fatto il favore di ridurre le pene per il reato di voto di scambio.



Nel frattempo Berlusconi ha vissuto un'altra settimana da via Crucis... considerato il periodo e visto che Don Silvio si ritiene un padreterno, non poteva essere altrimenti. La procura generale ha dato parere favorevole per la sua assegnazione ai servizi sociali, e così dopo aver frodato milioni e milioni di euro senza fare neanche un giorno di carcere, ora passerà anche come "l'uomo socialmente utile"... la vera condanna toccherà ai disabili che dovranno subire la sua presenza per quasi un anno. Intanto il compagno di merende di Don Silvio, Dell'Utri, è fuggito in Libano per evitare l'arresto per concorso esterno in associazione mafiosa. La sua latitanza è durata solo un giorno, ma adesso bisognerà capire se il Libano concederà o meno l'estradizione. E così Don Silvio ha perso anche il suo ingombrante braccio destro, colui che secondo la procura di Palermo è stato il tramite tra Berlusconi e la mafia. Anche alla luce di questi recenti fatti (noti da tempo), c'è qualcuno che prova ancora a scandalizzarsi del fatto che Don Silvio stia ancora continuando a dettare le linee guida per riscrivere la legge elettorale e le riforme costituzionali. Ma siamo in Italia, il paese dello Stato-mafia che è diventato mafia-mafia... e allora, che cazzo vi scandalizzate a fare! Scialla.

Grillo intanto sta continuando col suo spettacolo in giro per l'Italia. Durante la sua tappa in Veneto ha detto che appoggerà un eventuale referendum per l'indipendenza della regione, confermando la natura qualunquista del suo movimento. E così dopo la campagna a favore o contro l'euro (la posizione cambia a secondo della platea), dopo lo slogan né di destra né di sinistra, Grillo conferma l'impressione "di scivolare dentro il mare della maggioranza... è un animale assai comune, che vive di parole da conversazione, di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori... il conformiiiiiista... il confomiiiiiiiiista". Conformista un po' per finta (per acchiappare voti) e un po' per davvero (neanche lui ha un'idea precisa di cosa andare fare in Europa - i 7 punti del programma dicono tutto e niente).




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