mercoledì 12 marzo 2014

CRONACAZZOLA DELLA 10° SETTIMANA


Per la seconda volta in pochi mesi c'è stato il rischio che il mondo precipitasse in un conflitto planetario. Il fatto che a guidare il paese in un momento così delicato ci fosse Renzi... ha aggiunto un non so che di terrificante a tutta la vicenda. Forse questa sensazione è stata amplificata anche dal fatto di aver potuto constatare quale sia la considerazione dei leader europei nei confronti di Renzi: nessuno se l'è filato neanche di striscio. Del resto, senza le tv che tessono le sue lodi, all'estero lo vedono per quello che è: il figlioccio spirituale del re dei supercazzolari nani. Nel frattempo Maria Elena Boschi, dopo che lo stesso Renzi prima del terzo canto del gallo aveva tradito per l'ennesima volta se stesso imbarcando un drappello di indagati per reati vari nel governo, è stata costretta ad andare in parlamento per illustrare le linee guida del nuovo corso PD: e così ha spiegato che gli indagati nel governo vanno bene perché da adesso il PD è "garantista e progressista, al tempo stesso liberista, antirazzista, animalista, non più assistenzialista e ultimamente... anche federalista, guidato da un uomo nuovo... il nuovo conformista."

Nel M5S intanto continua la serie di espulsioni e dimissioni per ignota causa. Il movimento somiglia sempre di più ad una congrega di fanatici tabletizzati con tendenze fascistoidi e minchioidi rete-comandati tramite microchip nascosti in una scatola cranica altrimenti vuota. Grillo continua a ripetere la solfa che questa è una guerra e che vuole rivoltare il paese... e magari dal suo punto di vista tutto quello che sta accadendo nel movimento è lecito... perché in guerra tutto è lecito. Ma queste cose si sa come vanno... anche se Grillo dovesse riuscire a vincere la guerra (e anche se gli eventi di questi giorni si rivelassero solo finzione), ci saranno altri strappi alle regole nel nome di ideali sempre più alti da realizzare tramite una finta democrazia gestita da una massa di web-lobotomizzati "senza un se e senza un ma" imboccati dal "signore oscuro" di turno. L'unica certezza, ad oggi, è che se non ci fosse stato il M5S, Renzi non sarebbe dov'è adesso e Berlusconi non sarebbe mai tornato sulla scena politica da padrino della patria. A pensar male si fa peccato, ma...

In questo quadro così deprimente, La Grande Bellezza di Sorrentino vince un Oscar per aver fornito un amaro affresco di un paese decadente, senza più né un'anima né un corpo, e senza più alcun anticorpo per poter contrastare il conformismo dilagante.




Nessun commento:

Posta un commento