lunedì 13 gennaio 2014

VOTA CHE TI PASSA

Oggi sul blog di Grillo si vota per decidere la posizione del Movimento sul reato di clandestinità. Non mi soffermo più di tanto a discutere del ritardo con cui è stata presentata questa iniziativa (andava fatto mesi fa, quando in parlamento si discuteva di questo argomento... comunque meglio tardi che mai), sul breve tempo per votare (dalle 10.00 alle 17.00 la maggior parte della gente che lavora si trova in ufficio... -questa è più difficile da capire-) e sulla veridicità dei dati (chi garantisce che i risultati gestiti dai server di Casaleggio sono reali?)... quello che mi interessa è approfondire la novità della votazione online, perché ci sono alcuni aspetti sicuramente positivi, ma anche tanti aspetti negativi.


L'aspetto positivo del voto online consiste chiaramente nel consentire agli iscritti di scegliere la linea del Movimento: senza girarci intorno, questo punto rappresenta una vera e propria rivoluzione, soprattutto dopo decenni passati a votare i partiti senza nemmeno conoscere i loro programmi (tutta la campagna elettorale era basata sul con me o contro di me... ma per fa ché? boh...). Se vivessimo in un mondo ideale non ci sarebbe nient'altro da aggiungere.
Ma visto che non viviamo in un mondo ideale bisogna andare a valutare anche gli effetti negativi di una tale pratica. Riuscire a raggiungere una certa profondità nella discussione online è molto difficile se non impossibile, per cui spesso ci si deve limitare alla semplificazione siete favorevoli o contrari al reato di clandestinità... senza riuscire ad andare oltre la superficie. Ma anche nel caso in cui la rete riuscisse a sviluppare proposte complesse, le leggi così ben scritte andrebbero ancora discusse con le altre forze politiche (visto che non si è soli nell'Universo). L'idea di andare in parlamento e dire dovete votare questo provvedimento! è la rete che l'ha deciso! non sta né in cielo né in terra. Senza una mediazione non si va da nessuna parte. Certo, se il M5S avesse il 51% dei voti il problema non si porrebbe neanche... ma visto che non siamo a Grillolandia e difficilmente si raggiungerà il 51%... non abbassarsi a discutere con le altre forze politiche implica automaticamente l'inutilità del Movimento stesso (almeno sul fronte delle proposte... come cane da guardia invece il M5S è perfetto). Di questa enorme limitazione (sul fronte delle proposte) cominciano a rendersene conto anche molti elettori pentastellati.
Per certi versi anche questa votazione sembra più un contentino per calmare l'elettorato che altro...
E quindi che si fa? si butta via tutto?
A mio modesto parere, no! (a patto che ci sia più trasparenza in tutta la gestione del voto online). Lasciar scegliere le linee guida agli iscritti è un'ottima cosa... però per rendere veramente concreto e fattibile il tutto bisognerebbe dare una certa libertà di manovra ai parlamentari lasciandogli anche la possibilità di confronto con gli altri soggetti politici (con l'obbligo naturalmente di rimanere nel quadro generale suggerito dalla rete e se possibile facendo votare alla rete anche la bozza finale).
A me pare questa l'unica via d'uscita per il M5S, che con la sua condotta e le sue decisioni si è infilata in un vicolo cieco. In caso contrario, se realmente si dovesse tornare al voto nel 2015... per il M5S c'è il rischio concreto di sprofondare in un lento oblio.
Questo vedo nella palla di vetro... ma il futuro è ingannevole, e se i guru pentastellati nella loro sfera vedono situazioni diverse... auguri... però finora non ci hanno visto benissimo... a cominciare dall'elezione del Presidente della Repubblica - chi si ricorda Grillo che diceva: il prossimo presidente sarà molto diverso dal quello attuale?... evidentemente nell'agriturismo il segnale non prendeva tanto bene...

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