giovedì 30 gennaio 2014

IL DILEMMA DELLA LEGGE ELETTORALE


Per quanto possa servire, dico la mia sulla legge elettorale.

Sono favorevole ad un doppio turno con primarie obbligatorie, che sia una via di mezzo tra proporzionale e maggioritario.
Al primo turno dovrebbero essere assegnati l'80% dei seggi con il proporzionale puro con sbarramento al 3-4% (così da impedire un frazionamento eccessivo del sistema) e con divieto di alleanze (così ogni partito prende i suoi voti e la finiamo pure con sta stronzata del voto utile).
Se un partito raggiunge il 40% da solo (le coalizioni al primo turno non sono permesse) prende anche il premio del restante 20% dei seggi. (Visto che al primo turno viene assegnato solo l'80% dei seggi, complessivamente il premio di maggioranza è del 12% e non del 20% - lo spiego meglio dopo con un esempio).
Se nessun partito raggiunge il 40%, i primi due partiti del primo turno vanno al ballottaggio.
Al ballottaggio i partiti possono presentarsi in coalizione o da soli. Se si presentano in coalizione, i seggi assegnati ai partiti della coalizione vengono suddivisi tenendo conto dei rapporti di forza decretati dal primo turno.
Se anche col premio di maggioranza, la coalizione o il partito non riesce a raggiungere una maggioranza assoluta, si può cercare un accordo con le altre forze politiche per approvare i punti condivisi del programma.



Faccio un esempio così forse si capisce meglio.

Ipotizziamo che i seggi da assegnare siano 500.
Al primo turno vengono assegnati solo 400 seggi (l'80%) col proporzionale puro.

Se i risultati fossero
PD 32%, SEL 4%, UDC 4%, M5S 25%, FI 20%, NCD 7%, Lega 5%

tradotto in seggi:
PD 128, M5S 100, FI 80, NCD 28, Lega 20, SEL 16, UDC 16.

Rimangono 12 seggi non assegnati perché il 3% dei partitini non ha superato la soglia di sbarramento. Questi seggi possono essere sommati a quelli del premio di maggioranza oppure possono essere distribuiti in parti uguali a tutti i partiti passati al primo turno.
Se i 12 seggi non assegnati finiscono nel premio di maggioranza, la percentuale del premio di maggioranza (PDM) chiaramente aumenta. Quindi va inserito un tetto massimo del 15% al PDM. In ogni caso la coalizione che vince il PDM non può superare il 55% dei seggi totali (275 seggi).

Con la simulazione fatta sopra, al ballottaggio andrebbero PD e M5S che potrebbero scegliere di presentarsi da soli o in coalizione. (Per quanto riguarda la ripartizione dei seggi al ballottaggio, la distribuzione tiene conto dei rapporti di forza del primo turno - quindi i 100+12 seggi verrebbero distribuiti più o meno così: 98-99 seggi al PD e 12-13 seggi a SEL. Se il PD si presentasse da solo e vincesse il ballottaggio al PD andrebbero tutti e 112 i seggi. Lo stesso per il M5S).

Quindi alla fine del secondo turno (se il PD si presentasse da solo al ballottaggio e vincesse) i seggi sarebbero così distribuiti.

PD 240, M5S 100, FI 80, NCD 28, Lega 20, SEL 16, UDC 16.

Il PD per avere la maggioranza assoluta (almeno 251 seggi) dovrebbe allearsi con SEL (o un altro partito).

Se i 500 seggi fossero assegnati tutti col proporzionale puro, i risultati sarebbero questi:

PD 163, M5S 127, FI 102, NCD 37, Lega 27, SEL 22, UDC 22.

PD+SEL con il sistema elettorale che sto proponendo si troverebbero quindi con una settantina di seggi in più rispetto ad un proporzionale puro. Il PDM complessivo sarebbe quindi minore del 15%.
Per ridurre la quota del PDM basta ridurre o non sommare i seggi non assegnati al primo turno e distribuirli equamente a tutti i partiti.

Se il M5S dovesse vincere e decidesse di non allearsi con nessuno, i risultati cambierebbero così

M5S 212, PD 128, FI 80, NCD 28, Lega 20, SEL 16, UDC 16.

In questo caso nonostante il premio di maggioranza, il M5S non avrebbe i numeri per governare da solo (come il PD prima) e quindi dovrebbe accordarsi con qualche altra forza politica (e questo mi pare il minimo... visto che un partito col 20% non può pretendere di legiferare da solo).

Con FI al 25% e M5S al 20% i risultati sarebbero

FI 212, PD 128, M5S 80, NCD 28, Lega 20, SEL 16, UDC 16.

Quindi FI+NCD+Lega avrebbero la maggioranza assoluta (260 seggi).

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Non credo che al M5S e al PD (ed anche ai partiti più piccoli) una legge di questo tipo possa dispiacere... l'unico a non gradire troppo forse sarebbe Berlusconi che non potrebbe mettere in atto tutte le macchiette degli apparentamenti con i micropartitini per raggiungere la soglia di maggioranza.

Forse dalla consultazione che il M5S sta facendo in rete verrà fuori qualcosa del genere... il punto però è sempre la tempistica. Il M5S avrebbe già dovuto avere una proposta di legge elettorale, ma come al solito si arriva sempre colpevolmente in ritardo, quando i giochi sono già ampiamente chiusi. Bah.

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